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Ogni volta che buttiamo del cibo dovremmo pensare a dei numeri. Si tratta di numeri inquietanti, disarmanti, allarmanti, sono i dati relativi agli sprechi. Sono dati riportati dal rapporto 2015 Waste Watcher, una sorta di test che indica la misura quali – quantitativa rispetto allo spreco di cibo che si fa ad ogni pasto. Uno spreco che pare addirittura superare il 50% rispetto a quello dichiarato nei sondaggi. Il cibo che ogni anno sprecano gli italiani è pari a 13 miliardi. Avete idea di quanti pasti sono 13 miliardi?
Durante la Giornata mondiale per il cibo Andrea Segrè, presidente del Comitato tecnico-scientifico del Programma nazionale di Prevenzione dei rifiuti (Min. Ambiente), ha spiegato che in termini economici gli sprechi ammontano 6,7 euro a settimana per ogni famiglia.
Spesso si acquistano cibi in eccesso (qui parliamo di come riciclare gli avanzi dell’uovo di Pasqua), spesso si cucina più del necessario. Senza dubbio si tratta di una forma di spreco che può essere contrastata ed evitata.
Durante la preparazione dei cibi, poi, molti alimenti possono essere riciclati. Vediamo quali e come può avvenire il riciclo alimentare in casa:
Come riciclare il pane raffermo
Il pane è tra i cibi che più avanza, sono tantissimi gli usi che si può fare con il pane raffermo. In primis consigliamo che chi ha le galline (o chi conosce chi ha un pollaio) può conservare il pane raffermo per preparare il classico “pastone” per le galline.
Oltre a questo con il pane raffermo si possono preparare tantissime ricette.
Si tratta dell’alimento forse più semplice da riutilizzare che consente la preparazione di tantissime ricette. Innanzitutto occorre procedere alla conservazione del pane raffermo.
Occorre affettarlo prima che si indurisca troppo e farlo seccare all’ aria. Poi va conservato in un sacchetto di carta.
A questo punto si può decidere se realizzare il pangrattato o se inumidirlo in acqua, latte o brodo ( a seconda delle ricette)
Ecco di seguito alcune ricette che è possibile preparare con il pane raffermo:
Pangrattato
Per realizzare il pangrattato è sufficiente frullare il pane che i è fatto precedentemente indurire (per questo è opportuno tagliarlo a fette)
Gnocchi di pane
ingredienti
4 panini raffermi,
70 grammi di salumi affettati, (bresaola, mortadella, speck)
150 grammi di verdure cotte (patate, zucca, spinaci)
100 grammi di farina,
2 uova e, per finire,
sale
pepe
parmigiano
Spezzettate il pane raffermo e bagnatelo con acqua due bicchieri d’acqua, tritate affettato e verdura, mescolate con il mixer aggiungendo uova, sale, pepe, con il pane precedentemente bagnato e la farina: l’impasto non deve essere non troppo morbido, quindi se serve aggiungete altro pane raffermo o farina.
Con un cucchiaino, realizzate tante piccole forme dell’impasto che dovrete mettere direttamente in acqua bollente. Quando gli gnocchetti salgono a galla, toglieteli dalla pentola e condite con olio e parmigiano.
I passatelli
Si tratta di una Minestra Romagnola. Realizzata con il pane secco e il ferro con il quale si ottiene la caratteristica forma.
La Pizza con pane raffermo
Ingredienti
pane avanzato
salsa di pomodoro
mozzarella
latte
Immergete le fette di pane raffermo inel latte, metterle in una teglia da forno, conditele con concentrato di pomodoro e l’origano. A metà cottura aggiungete la mozzarella. cuocere per circa 20 minuti finché sui bordi non noterete la comparsa di una crosta croccante.
La Panzanella
Si tratta di un piatto tipico dell’Italia centrale (Toscana, Marche, Umbria e Lazio).
Ingredienti
pane raffermo
cipolla rossa
basilico
pomodoro
olio, aceto e sale.
I crostini
Si taglia il pane avanzato a cubetti. Che vanno rosolati in padella con olio extravergine d’oliva e, se lo si vuole, con erbe aromatiche. I crostini di pane sono l’ideale per accompagnare zuppe, minestre, vellutate e piatti a base di pesce.
Le Frittelle
Le frittelle di pane sono un’ottima soluzione per quando vi rimangono uno o due filoni di pane raffermo. Di seguito la ricetta per prepararle.
Ingredienti
Un filone di pane duro
250 ml di latte
un uovo
40 grammi di zucchero
20 grammi di cannella
40 grammi di olio di semi di girasole
Preparazione
Tagliare il pane a fette e inzuppatelo nel latte mescolato con la cannella
Passatele su entrambi i lati nell’uovo sbattuto,
friggete le fette di pane in una padella con un goccio d’olio di semi di girasole caldo
spargete lo zucchero sopra e servite ancora calde
Le tartine
Tagliate il pane raffermo a fette sottili, tostatele per qualche minuto nel forno una volta tolte passatele con uno spicco di aglio, aggiungete il condimento sopra ogni tartina (pomodorini, mozzarella etc)
Come riciclare la buccia della zucca
Così come la buccia della frutta, anche quella degli ortaggi è ricca di vitamine, di sali minerali e di fibre. Inoltre esistono tantissimi modi per riutilizzarla. Per quel che riguarda la zucca è opportuno precisare che la buccia della zucca rappresenta circa il 20% del peso dell’ortaggio pertanto, al momento dell’acquisto, la buccia ha un’incidenza piuttosto alta sul prezzo finale di vendita.
La buccia della zucca è ricca di fibra, per cucinarla basta cuocerla coperta con poca acqua o brodo e poi farla saltare in padella o ridurla in crema e usarla come condimento. Si può ridurre in crema la buccia cotta con una forchetta o con un mixer
La buccia della zucca può essere usata ripieno per la pasta fresca; per arricchire minestre e torte salate, nei dolci, per la preparazione della confettura e anche per preparare maschere di bellezza.
Come riciclare le bucce di ortaggi
Se si vogliono riciclare le bucce occorre essere certi che si tratta di prodotti non trattati con diserbanti, pesticidi etc. Si possono utilizzare le bucce di carota, gli scarti del sedano e le bucce del peperone per preparare un ottimo brodo vegetale o un dado granulare fatto in casa. Le bucce di alcune verdure come il cetriolo sono perfette per la preparazione di salse e pesti.
Come riciclare gli avanzi di riso
Spessissimo avanza del riso bollito o del risotto. Anche questo alimento si presta alla perfezione per essere ricucinato. Si possono preparare delle insalate di riso, degli arancini siciliani, delle torte di riso dolci o salata, delle frittate di riso, delle polpette (con spinaci o con patate)
Come riciclare i fondi di caffè
I fondi di caffè sono un ottimo repellente ecologico contro formiche, lumache e altri insetti, possono essere utilizzati come concime per le piante dell’orto o per piante da fiore, inoltre, se messi in frigo aiutano ad eliminare i cattivi odori. (basta metteteli dentro il frigo in una tazza senza coperchio), possono diventare un deodorante per ambienti: (vanno mischiati con un po’ di acqua e cannella e va lasciato vaporizzare il profumo a fuoco dolce)
I fondi di caffè possono diventare un prodotto nutritivo per capelli: vanno strofinati sui capelli dopo aver fatto lo shampoo e vanno lasciati riposare per 10 minuti, poi occorre rilavare con poco shampoo
Con la polvere di caffè, è possibile anche togliere i graffi chiari sui mobili in legno
Riciclo e smaltimento dell’ Olio fritto
Come smaltire l’olio fritto
In commercio esistono diversi contenitori/taniche con chiusura ermetica che premettono di raccogliere e stoccare l’olio fritto.
Per destinarlo al corretto smaltimento, l’olio fritto va raccolto in questo modo:
- Dopo la frittura, si deve attendere che l’olio si raffreddi.
- l’olio fritto va versato in un apposito flacone destinato al suo stoccaggio.
- Quando il flacone è completamente riempito, lo si deve consegnare presso l’isola ecologica più vicina o presso il centro di raccolta del tuo comune di residenza.
Come riciclare l’olio fritto
L’olio fritto può essere destinato al corretto smaltimento (qui puoi trovare un articolo utile allo smaltimento dell’olio esausto) oppure, prima di raggiungere la fine del suo ciclo vitale, può essere riutilizzato. L’olio fritto si può riutilizzare per:
- Friggere nuovi cibi (sempre comunque della stessa tipologia del primo utilizzo ossia verdure con verdure carne con carne etc) dopo essere stato filtrato
- creare una lampada a olio
- Preparare mangime per animali da cortile
- creare saponette fatte in casa
- Produrre biodiesel nel garage di casa
- Preparare insetticida fatto in casa
Come riciclare la farina
La farina rappresenta l’ingrediente base nella preparazione di ricette. Ma il suo utilizzo non si limita a quello culinario, può trovare infatti largo impiego in utilizzi alternativi. Con la farina si possono intatti realizzare detergenti, colle, shampoo, ecc.
Possiamo utilizzare la farina scaduta che, altrimenti sarebbe destinata a diventare un rifiuto, per preparare tantissime altre cose. Vediamole:
Come realizzare detergenti con la farina
- Detergente per l’acciaio
La farina può essere utilizzata per la pulizia del l’acciaio. Per detergere si deve cospargere un panno morbido con della farina e passarlo sull’oggetto da lucidare: la farina assorbe l’umidità ed elimina eventuali residui di sapone e detersivo.
- Detergente per il rame
Per pulire e ravvivare il rame, si può realizzare un preparato con farina, aceto e sale. Si mescolano gli ingredienti (in parti uguali) e si strofinano con un panno su oggetti in rame.
Detergente per il bucato
Con la farina si può realizzare il sapone da bucato. Si deve aggiungere del sapone di marsiglia (si possono utilizzare i residui da sciogliere a bagnomaria) si lascia aggiunge la farina e si mescola. Si lascia raffreddare ed indurire
Come riutilizzare la farina per il riciclo creativo
- Pasta di sale
Con la farina si possono realizzare composti per dare sfogo alla propria creatività; come la pasta di sale che si realizza con 250 ml di acqua, 500 grammi di farina di frumento e 250 grammi di sale polverizzato. Tutti gli ingredienti vanno messi in una terrina e impastati a mano fino ad ottenere una pasta compatta ma morbida che non deve attaccarsi alle mani
Con la pasta di sale si possono realizzare oggetti decorativi ma può anche essere strumento di gioco per i bambini che possono così modellarla come plastilina: in questo caso maneggeranno un prodotto naturale.
- Colla
Farina ed acqua possono diventare una colla che somiglia parecchio a quella vinilica. Ci vogliono 100 grammi di farina di frumento ogni 1, 5 litri di acqua. Si deve far bollire l’acqua in una pentola e aggiungere gradualmente la farina, mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi. Il composto dovrà bollire per 10 minuti, durante i quali si deve continuare a mescolare, fino ad ottenere una consistenza simile a quella della colla vinilica.
La raccolta differenziata: gli avanzi del cibo vanno nell’organico
Se si prende la buona abitudine di riciclare e differenziare il cibo, si salvaguarderà l’ambiente e anche il portafogli. Se invece siamo propensi a gettare gli avanzi è importante in primis cercare di ridurne la quantità e per farlo è bene cucinare sempre le giuste dosi evitando gli sprechi, controllare le date di scadenza consumando gli alimenti che scadono prima, e poi occorre gettare i rifiuti, olio a parte, nell’organico. Altrimenti si può pensare, se si ha un giardino, alla compostiera.
La compostiera
La compostiera o biocompostiera è un contenitore che serve per la raccolta dei rifiuti organici e la loro trasformazione in compost.
All’interno della compostiera il lavoro in sinergia di diversi batteri e di lombrichi trasforma le sostanze organiche in humus o terra fertile. Nella compostiera si possono trasformare scarti di frutta e verdura, fiori recisi, pane raffermo o ammuffito, gusci di uova, ossa, fondi di caffè, filtri di thè, avanzi di cibo, pezzi di cartone, foglie, sfalci d’erba, rami sminuzzati, scarti di giardino, trucioli, scarti dell’orto, letame, deiezioni animali
La compostiera va collocata in un luogo parzialmente ombreggiato in estate e soleggiato in inverno, deve essere posizionata direttamente sul terreno.
E’ bene, prima di iniziare a riempirla, di mettere alla base della compostiera, direttamente a contatto con il terreno, uno strato di materiale legnoso (rametti, trucioli, paglia) così da consentire all’aria di penetrare e all’umidità di drenare. Poi si potrà mettere il materiale umido che si consiglia miscelare o alternare a materiale secco. In tal modo si crea una buona circolazione d’aria e il corretto grado di umidità. Se c’è del materiale di grandi dimensioni si consiglia di ridurlo prima di collocarlo. Lo sminuzzamento permette un’accelerazione del processo di compostaggio. dopo circa 25/30 giorni dalla messa in uso della compostiera è consigliabile, almeno due volte durante ogni ciclo di compostaggio, di rivoltare gli scarti.. Se si presentano cattivi odori la soluzione ottimale è quella di aggiungere una certa quantità di materiale secco come legno, foglie secche.
La trasformazione degli scarti generalmente avviene in un periodo compreso tra i 4/6 mesi. Per controllare se il compost è pronto basta prelevare dallo sportellino inferiore del composter una piccola quantità di materiale. Se il materiale è pronto, si deve prelevare la parte superiore del cumulo non ancora matura e metterla da parte, quindi si deve rimuovere il compost giunto a maturazione. Poi si deve pulire il contenitore, si deve inserire la parte del compost non ancora maturo, messo da parte, e si deve iniziare un nuovo ciclo di compostaggio.
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