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Le potenzialità dei rifiuti sono tantissime, si dovrebbe veramente, al fine di farle ben comprenderle a chi ancora non le avesse chiare, sostituire il nome “rifiuto” con un altro appellativo del genere “prodotto trasformabile” , perché alla fine di questo si tratta: di qualcosa che si può riciclare, di qualcosa che può essere riutilizzato per un altro scopo. I rifiuti possono essere anche una fonte di guadagno, guadagnare dai rifiuti non è un’utopia è un qualcosa di possibile, qualcosa di concreto.
Guadagnare con il riciclo si può, ecco come
Il business del riciclo italiano prende spunto dalle realtà già dei Paesi Scandinavi dove, già da tempo, esistono gli ecocompattatori, distributori atti alla pesa di materiali come plastica, carta, alluminio. Il tutto pagato con buoni acquisto. Si tratta di un sistema dal quale tutti traggono guadagno: da chi ha posizionato il distributore al cliente al negoziante.
Cosa sono gli Ecocompattatori?
Gli ecocompattatori sono delle macchine automatizzate che selezionano i rifiuti e ne diminuiscono il volume. Spesso, queste macchine, sono organizzate in 3 scomparti per la raccolta differenziata di PET in plastica, lattine di alluminio e flaconi di detersivi.
Guadagnare con il riciclo, grazie agli ecocompattatori
Ogni volta che si inserisce una bottiglia di plastica, l’ecocompattatore emette uno scontrino che contiene un voucher o un buono sconto, da utilizzare in attività convenzionate oppure in servizi (come per esempio una detrazione sulla tassa dei rifiuti). Sono tante e diverse le aziende che offrono attività di recupero dei materiali di scarto traendone un buon profitto.
Alluminio: un esempio concreto di materiale di recupero
L’alluminio è uno dei materiali al top per la sostenibilità. Raccogliendolo e differenziandolo correttamente lo si può destinare alla vendita. Tra il recupero dell’alluminio ricordiamo le lattine per bevande (scopri qui come riciclare in modo creativo), le bombolette spray dei deodoranti, le lacche per capelli, le bombolette di panna spray, le vaschette ed i contenitori usati per conservare e congelare il cibo. Troviamo, inoltre, i fogli di alluminio che si usano in cucina, ma anche tutti gli incarti del cioccolato, i coperchi dello yogurt, le scatole di alcuni alimenti (ceci, fagioli, cibo per animali, i tubetti per le salse e per alcuni prodotti di cosmetica.
Non rientrano tra i materiali da raccogliere tutte le confezioni rivestite con altri materiali (carta o plastica).
Le fasi di riciclo dell’alluminio: stoccaggio e pressatura
Quando l’alluminio raccolto giunge all’impianto di separazione si procede ad un primo trattamento che prevede la separazione da altri materiali (metalli magnetici come ferro o da altri vetro, plastica).
Poi viene pressato in balle e giunge alla fonderia dove viene pretrattato e fuso. Una volta liquido l’alluminio viene tramutato in lingotto. Il cittadino può recarsi in uno dei tanti “ecopunti” dislocati in diversi comuni del nostro Paese: si tratta di negozi che acquistano rifiuti differenziati (alluminio, ferro, carta, pet). E’ qui che si può vendere l’alluminio raccolto e correttamente differenziato, così come gli altri materiali. I rifiuti acquistati vengono compattati e inviati al consorzio che li rivende a sua volta. Ci sono altri modi che sensibilizzano verso il mondo del riciclo e attraverso i quali si può guadagnare riciclando, anche con internet.
Guadagnare grazie al riciclo di carta e cartone
Un altro modo per guadagnare dal riciclo è vendere la carta e cartoni già usate a delle aziende specializzate che si occupano di acquistarle. Attraverso il riciclo si ottiene in sostanza delle fibre che poi vengono utilizzate per creare la carta riciclata.
Guadagnare dai rifiuti elettronici funzionanti
Proprio grazie a Internet, è possibile guadagnare dai prodotti di elettronica che non si usano più ma funzionanti, vendendoli ai collezionisti o a chi vuole semplicemente risparmiare, su molti dei siti internet che si occupano di aste o di vendere oggetti usati.
Guadagnare dai rifiuti elettronici non funzionanti
Un mercato altrettanto interessante sono le aziende che acquistano rifiuti elettronici non funzionanti o obsoleti che non usiamo più. Pensiamo ai vecchi floppy o cellulari, a videocassette, a carica batteria, ad hard disk accantonati in angolo della casa e dimenticati.
Il rifiuto è quindi una vera e propria risorsa?
Vedere il rifiuto come un qualcosa dal quale si può trarre guadagno rappresenta un validissimo passo avanti verso il risparmio energetico e di certo aumenta la consapevolezza del cittadino di quanto convenga (in tutti i sensi) differenziare. Coinvolgere il cittadino direttamente nel processo di trasformazione è fondamentale per fare in modo che differenziata e riciclo diventino la normalità.
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