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Quante volte, pur ripromettendomi di non abbondare nelle quantità dei manicaretti che andiamo a preparare per cena, oppure indugiando tra gli scaffali dei grandi supermercati, veri e propri “diavoli tentatori”, abbiamo esagerato acquistando cibo che poi, inevitabilmente, finisce per essere sprecato o, peggio ancora, buttato nella pattumiera? Purtroppo, infatti, pur se armati delle migliori intenzioni, capita spesso a tutti di avere avanzi di pietanze o di alimenti freschi, che ormai tanto freschi non lo sono più, e, pertanto, vige per tutti noi l’obbligo morale di cercare buone idee per riciclare il cibo, senza sprecarlo ma, anzi, trasformandolo in nuovi e creativi piatti, spesso più gustosi della materia prima da cui provengono! Volete qualche esempio?
Per tradizione, i più tipici piatti di riciclo sono, ovviamente, polpette, polpettoni, frittate e, nella migliore delle ipotesi, torte salate, simboli di avanzi di cibo riutilizzati, con l’aggiunta eventuale di qualche alimento fresco, come uova o prosciutto, per arricchire sapori e consistenze già note, magari la sera prima. Anche la classica pasta al forno può diventare un ottimo “svuotafrigo”, considerando di preparare una bella teglia ricca, oltre che di pastasciutta, anche di ritagli, per esempio, di salumi o formaggio avanzati, e che sarebbero ormai un po’ tristi da presentare in tavola così come sono…
Ma non basta buttare tutto in una ciotola e mescolare, per riutilizzare il cibo avanzato: proviamo, per esempio, ad riciclare quelli che solitamente vengono definiti gli scarti degli alimenti, come le parti esterne e coriacee delle verdure, o la crosta di formaggio, e via dicendo, che solitamente vengono buttati senza nemmeno pensarci. Combattere gli sprechi e recuperare il cibo è una sfida troppo importante, che ciascuno di noi deve affrontare nel suo piccolo, per far sì che diventi un successo di tutti, dal privato cittadino al ristoratore più noto. Vediamo allora qualche idea semplice e gustosa per realizzare il nostro saporito recupero.
Raspadura casalinga
Conosciuta con questo nome forse solo in Lombardia, la raspadura altro non è che un modo di utilizzare il formaggio duro e semiduro, generalmente quindi il grana, ma non solo, affettato in sfoglie sottilissime dal cuore della forma, sia come stuzzichino per aperitivo, sia per arricchire piatti di carne, come carpacci o simili. In realtà, anche utilizzando le croste degli stessi formaggi, raschiate per bene prima con un coltellino, e poi affettate con il pelapatate, per esempio, si possono ottenere scaglie saporite e molto versatili, anche per un utilizzo “a caldo”, nelle minestre, asciutte o in brodo. Una vera leccornia, quasi sconosciuta ai più!
Bisque (fumetto) con carapaci di crostacei o carcasse di pesce
Base saporitissima per arricchire piatti, ovviamente, a base di pesce, con il termine gastronomico francese di bisque intendiamo il classico fumetto, o brodo, molto concentrato, il cui sapore intenso si realizza proprio con gli scarti dei crostacei, vale a dire le teste (soprattutto) e i gusci di scampi e gamberi, ma anche con la testa e le altre parti delle carcasse di qualsiasi pesce che, una volta schiacciate e poi passate al mixer, possono essere cotte con verdure e una base d’acqua al fine di realizzare un fondo straordinario per manicaretti d’alta cucina. Volendo, se non si utilizza tutta subito, è buona regola congelarla, magari negli stampini del ghiaccio, da utilizzare all’occorrenza e nella quantità di volta in volta desiderata.
Gusci d’uovo
Ebbene sì, sembra incredibile, ma anche il guscio di uno degli alimenti più preziosi non andrebbe mai buttato, in quanto può diventare un alleato prezioso in cucina, e, volendo, anche in cosmetica. Ricco di calcio e magnesio, meglio se proveniente da ambiti biologici, è infatti possibile utilizzarne il guscio, per esempio, come integratore di sali minerali, non solo per l’uomo ma anche per i nostri amici a 4 zampe, in particolare per i cani: infatti, dopo averlo comunque sterilizzato in forno, deve essere polverizzato e poi distribuito nelle pappe dei cani adulti, come fonte energetica. Volendo, però, si può aggiungere anche su verdure o pietanze destinate alle nostre tavole, essendo comunque insapore ma altamente concentrato, per favorire l’assorbimento delle sostanze nutritive, o applicato qualche minuto sulla pelle, come rigenerante delle cellule.
Fondi di caffè
Tranquilli, non vi vogliamo proporre di trasformarvi in maghi leggendo il futuro nei fondi del caffè, come facevano, curiosamente, i nostri avi…Per chi ancora è fedele alla tazzina preparata con la moka, e non ha ceduto al fascino delle macchinette espresso, ciò che resta nella caffettiera dopo aver bevuto un buon caffè bollente, suggeriamo di utilizzarlo, per esempio, come concime naturale per le piante di casa, con una duplice funzione di fertilizzante e repellente per gli insetti. Il fondo è ottimo anche per eliminare i cattivi odori nel frigorifero, inserito in una piccola ciotola da mettere, meglio, nella portiera, sostituendolo ogni 7/10 giorni.
Gambi e foglie esterne di carciofo
Vegetale fra i più amati, il carciofo, come sappiamo, presenta un’alta percentuale di scarto, tanto che, nelle varie preparazioni, la parte più lunga e sicuramente meno simpatica ne è la sua pulizia, al termine della quale, ci si ritrova con una montagna di foglie, spesso ricche di spine, e buone porzioni dei lunghi gambi, legnosi ed immangiabili. Ebbene, facendo cuocere il tutto in una bella pentola capiente e poi filtrando il “brodo”, è possibile ottenere un ottimo liquido rinforzante di risciacquo dopo una tinta scura per capelli (avete presente come restano nere le mani dopo aver pulito i carciofi?), oppure, per i più temerari, trattandosi di una bevanda piuttosto amara, una sorta di tisana, depurativa e stimolante, magari arricchita con qualche goccia di succo di limone.
Primi piatti golosi con primi piatti avanzati
E che dire di crocchette, tortini e timballi, fritti, impanati o al sugo, o ancora gratinati in forno, preparati con le tagliatelle avanzate del giorno prima, o con il risotto giallo che non tutti hanno mangiato per cena? Basta aggiungere qualche piccolo tocco in più, come un uovo per amalgamare, formaggio dolce per filare o pane grattugiato per gratinare, e voilà! Tutto torna in tavola, spesso anche più saporito del piatto base.
E infine, sua maestà il Pane!
Abbiamo accennato al pane: per finire, dunque, vogliamo sottolinearne, se ancora ce ne fosse bisogno, l’importanza, sia reale che simbolica, per quello che, a tutto i diritti, è considerato l’alimento principale dell’uomo: non facciamoci sorprendere a buttare mai via il pane, ci sono tanti modi per riciclare, sia conservandolo in dispensa grattato, sia preparato a fette sulla griglia, da servire come base per crostini appetitosi, o ancora ammollato nel latte come base per gustose torte fatte in casa, magari con l’aggiunta di cacao e frutta secca.
L’importante è sempre dimostrare rispetto: per il cibo, per il denaro, per l’amore.
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