Come riconoscere l’amianto

riconoscere l'amianto

L’amianto è stato incorporato in migliaia di prodotti, come materiali da costruzione, parti di automobili e articoli di consumo. Le industrie si sono affidate largamente all’amianto per la sua durata e per le sue qualità resistenti al fuoco. Non era insolito trovarlo anche negli elettrodomestici, in particolare dagli anni ’30 alla metà degli anni ’70.

L’amianto può essere ancora presente nelle case e negli edifici costruiti prima del 1980. Le fibre di amianto non sono visibili all’occhio umano e possono essere difficili da identificare. È importante che le persone possano riconoscere l’amianto e che siano consapevoli dei materiali comuni che possono contenere amianto per prevenire l’esposizione.

Dove può essere contenuto l’amianto?

In Italia la produzione e l’installazione di materiali contenenti amianto è vietata dal 1992 e dal 1994 è vietata l’importazione e la vendita di questi materiali. Questo divieto non comporta l’obbligo di rimuovere l’amianto, ma di comunicarne la presenza alle autorità sanitarie.

Prima di allora, l’amianto era utilizzato ampiamente nell’edilizia, pubblica e privata. Questo perché era un ottimo isolante termico ma vantava anche importanti caratteristiche ignifughe, motivo per cui i rivestimenti in amianto erano largamente applicati alle travi metalliche. L’amianto è stato anche mescolato a composti e intonaci utilizzati su pareti e soffitti.

Non è dunque da escludere che molti proprietari di case possano essere esposti all’amianto a loro insaputa. A volte, il dubbio può sopraggiungere soltanto in occasione di ristrutturazione e rinnovamenti, quando il materiale viene alla luce e inizia a sbriciolarsi. 

Quali elementi controllare?

Prima di capire quali siano i luoghi a rischio eternit, va innanzitutto specificato che è impossibile riconoscere l’amianto semplicemente tramite l’ispezione visiva. Soltanto test di laboratorio condotti da una ditta di smaltimento qualificata possono confermarlo o meno. Ad ogni modo, tra i punti su cui porre attenzione vi sono:

  • L’età di un edificio. Più la casa è vecchia più c’è il rischio che possa essere stata realizzata includendo l’amianto. Questo può trovarsi nell’isolamento, nei materiali di copertura, nelle caldaie e nei tubi delle abitazioni.
  • L’isolamento del sottotetto. Tra gli anni ’20 e gli anni ’30, l’isolamento del sottotetto era spesso effettuato ricorrendo all’amianto. Pertanto, se la tua soffitta contiene materiali isolanti che sospetti siano stati installati durante questo periodo, ti consigliamo di rivolgerti ad un professionista.
  • Pittura murale. L’amianto era un ingrediente popolare nelle pitture murali fino agli anni ’90.
  • Stufe e caminetti a legna. È probabile che tutti i materiali resistenti al fuoco presenti nelle case più vecchie contengano amianto.
  • Casette da giardino e garage. Nei vecchi garage e capannoni, i pannelli del tetto in amianto e le tegole sono una caratteristica comune.
  • Rivestimenti per la casa. In passato, le tegole e i materiali di rivestimento a volte venivano rinforzati con l’amianto per aumentarne la resistenza.
  • Condotti dell’aria condizionata e del riscaldamento. L’isolamento era uno degli usi più popolari per l’amianto. Pertanto, negli edifici più vecchi, gli impianti di aria condizionata e di riscaldamento possono contenere amianto.

Se un individuo sospetta la presenza di amianto, può assumere un professionista per ispezionare l’area. Un professionista può prelevare campioni di materiali danneggiati o rotti e testarli, per poi procedere al corretto smaltimento secondo le norme previste. 

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