I veicoli elettrici e le conseguenze dell’estrazione del litio sull’ambiente

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A fronte dell’urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico e ridurre le emissioni di gas serra, i veicoli elettrici stanno emergendo come una promettente alternativa ai veicoli tradizionali a combustione interna. Tuttavia, dietro questa transizione verso una mobilità più sostenibile si nasconde una sfida complessa e cruciale: l’estrazione e l’utilizzo del litio, un elemento chiave nelle batterie dei veicoli elettrici.

La transizione verso una mobilità elettrica è essenziale per un futuro più sostenibile, ma è fondamentale comprenderne le complesse sfaccettature e le sfide ambientali connesse. Analizzeremo in dettaglio le questioni legate all’estrazione del litio, tra cui il consumo d’acqua e le emissioni di anidride carbonica, e come queste attività influenzino i delicati equilibri ambientali. 

Mobilità green: a che punto siamo in Europa?

In un contesto di crescente consapevolezza ambientale, una delle sfide più significative riguarda il settore dei trasporti. Attualmente, gli spostamenti in auto contribuiscono da soli al 12% delle emissioni di gas serra in Europa e, per adempiere agli obiettivi stabiliti dagli Accordi di Parigi, è necessario ridurre tali emissioni di oltre un terzo (37,5%) entro il 2030. Per conseguire questo obiettivo, i Paesi membri stanno investendo considerevoli risorse per promuovere la transizione verso veicoli elettrici. Inoltre, i progressi tecnologici promettono di abbassare i costi e migliorare l’efficienza dei veicoli elettrici. Si prevede che il numero di veicoli elettrici in Europa crescerà da 2 milioni attuali a 40 milioni entro il 2030.

Questa espansione della mobilità elettrica comporta un aumento significativo della richiesta di sistemi di accumulo a batteria, alimentando la rapida crescita del mercato del litio. Secondo un rapporto della Conferenza delle Nazioni Unite su Commercio e Sviluppo, il valore del mercato mondiale delle batterie agli ioni di litio raggiungerà i 58 miliardi di dollari entro il 2024. Questo trend è destinato a consolidarsi anche in Europa, dove le previsioni della Commissione Europea indicano un aumento della domanda di litio di ben 18 volte entro il 2030.

Batterie al litio: quali danni sull’ambiente?

Uno dei problemi più critici legati all’ambiente riguarda il consumo d’acqua associato all’estrazione del litio, con una media di 1,8 milioni di litri d’acqua necessari per ogni tonnellata di litio estratto. Questa situazione è particolarmente preoccupante nelle saline sudamericane, che si trovano in zone già aride: qui, lo sfruttamento eccessivo delle risorse idriche ha causato un aumento della siccità e della desertificazione. Inoltre, l’uso di sostanze tossiche nell’estrazione del litio ha contaminato ulteriormente le falde acquifere, aggravando il degrado ambientale.

L’industria del litio ha anche un impatto significativo sulle emissioni di anidride carbonica, che variano tra 5 e 15 tonnellate per ogni tonnellata di litio estratto. Secondo Roskill, un’azienda di analisi di mercato minerario, le emissioni di CO2 derivanti dall’estrazione, dalla lavorazione e dal trasporto del litio potrebbero triplicare entro il 2025 e aumentare di sei volte entro il 2030. In questo contesto, uno studio di Transport & Environment suggerisce che l’aumento delle emissioni dovute alla produzione delle batterie potrebbe neutralizzare i benefici climatici derivanti dall’uso di veicoli elettrici.

Litio geotermico: un’alternativa ecologica e sostenibile

Il litio emerge come una risorsa fondamentale per la transizione verso un futuro a basse emissioni da un lato, ma dall’altro solleva serie preoccupazioni riguardo al suo impatto sull’ambiente lungo l’intera catena di produzione. Un’alternativa potenziale è rappresentata dal litio geotermico, che richiede un consumo d’acqua 150 volte inferiore rispetto alle operazioni minerarie tradizionali. L’Inghilterra ospita ora il primo impianto europeo per la produzione di litio geotermico, generando grandi aspettative per questa tecnologia. Negli Stati Uniti, la California Energy Commission stima che il lago Salton possa contenere una quantità di litio geotermico sufficiente a soddisfare il 40% della domanda mondiale. Tuttavia, questa catena di produzione è ancora agli inizi, con costi e fattibilità in fase di definizione.

Un’altra prospettiva per conciliare l’industria del litio con la sostenibilità è l’estrazione del litio da batterie esistenti. In Europa, solo il 5% delle batterie al litio viene attualmente riciclato, a causa di problemi logistici e costi elevati e, al momento, il recupero del litio costa cinque volte di più rispetto all’estrazione. Il settore del riciclaggio sta comunque crescendo, con analisti che prevedono un aumento del fatturato di dodici volte entro la prossima decade, superando i 18 miliardi di dollari entro il 2030. La Germania è in prima linea in Europa per innovazione e ricerca in questo campo, riconosciuto come strategico nel piano dell’Unione Europea per i minerali critici. Tra gli obiettivi definiti, c’è l’intenzione di sviluppare una catena di riciclaggio per aumentare la circolarità delle materie prime e ridurre la dipendenza da Paesi terzi.

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