Guida alla raccolta differenziata

Ormai è prassi in tutti i comuni operare secondo la raccolta differenziata. Per chi si accinge ad addentrarsi in questo nuovo modo di dividere i rifiuti ecco una guida che spiega come fare. Innanzitutto è bene capire che cos’è la raccolta differenziata e quali scopi si prefigge, questo proprio perché comprendere bene il perché si fa una cosa consente di farla al meglio.

E’ innegabile che quasi sempre gli esordi della differenziata sono polemici o quantomeno titubanti: dove devo gettare questo? Quando verranno a ritirarlo? etc. Ed è anche molto comprensibile la preoccupazione, in sostanza cambia radicalmente il modo di vivere in casa: se prima ogni cosa andava nel sacco dell’immondizia che puntualmente veniva gettato nel bidone tutte le sere dopo cena o tutte le mattine, ora occorre adattarsi a delle regole ben precise che ci fanno veramente rendere conto di quanto e cosa buttiamo quotidianamente.

Ma ad ogni novità ci si abitua facilmente e, se fatta nel modo giusto, la differenziata diverrà parte integrante delle nostre abitudini permettendoci di partecipare in modo attivo e importante al riciclaggio dei rifiuti e quindi a tutta una serie di processi atti a migliorare il benessere di tutto l’ecosistema.

Cos’è la raccolta differenziata?

La raccolta differenziata è  un sistema di raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) che si divide in una prima selezione o differenziazione dei rifiuti in base alla loro tipologia da parte delle utenze domestiche e non.

Qual’e lo scopo della raccolta differenziata

Lo scopo della raccolta differenziata è quello di riuscire ad inviare ogni tipologia di rifiuto differenziato verso il rispettivo trattamento di recupero o di smaltimento. Si va dallo stoccaggio in discarica all’incenerimento/termovalorizzazione per il residuo indifferenziato, al compostaggio per l’organico e al riciclo per il differenziato ( carta, cartone, vetro, plastica, metallo, olio, etc).

La raccolta differenziata si pone l’obiettivo di risolvere due problematiche legate all’aumento esponenziale della produzione di rifiuti:

il consumo di materia prima, che grazie al riciclo viene notevolmente diminuito con un grandissimo conseguente risparmio in termini energetici, di emissioni di co2 etc

la riduzione delle quantità indifferenziate che vengono  destinate alle discariche e agli inceneritori con lo scongiuramento del rischio di dover costruire ulteriori discariche.

Tutto questo si traduce in un fondamentale contributo verso l’inquinamento

Perché è importante fare bene la raccolta differenziata

Gestire i rifiuti riconoscendole le potenzialità già dentro casa rappresenta la prima fase dell’intero processo, ma perde di senso in mancanza di impianti di trattamento/smaltimento rifiuti differenziati

E’ importante fare la raccolta differenziata perchè chi ricicla aiuta l’ambiente. Legambiente ci insegna che chi ricicla la metà dei propri rifiuti contribuisce alla riduzione  di CO2 e altri gas dannosi per il clima (i climalteranti), emessi in atmosfera in quantità variabili tra i 150 e i 200 kg all’anno.

La corretta raccolta differenziata consente di risparmiare anche in termini economici.

Come si fa la raccolta differenziata?

Esistono tre sistemi principali di raccolta differenziata integrabili  tra loro.

  1. La raccolta tramite cassonetti di quartiere  che sono divisi per tipologia di materiale come vetro, alluminio, carta-cartone, plastica, etc. Si tratta del sistema meno costoso, ma anche del sistema che da  la minore qualità del rifiuto differenziato raccolto. In tal senso gioca un ruolo fondamentale la  disciplina dei cittadini
  2. La raccolta differenziata porta a porta, tecnica di gestione dei rifiuti che prevede il ritiro programmato e fissato da ogni comune presso il domicilio dell’utenza del rifiuto urbano. Generalmente vengono ritirati i diversi tipi di rifiuti (rifiuto umido organico destinato al compostaggio, vetro-alluminio, carta-cartone, plastica, secco non riciclabile-indifferenziato) con frequenza e giorni diversi. Con all’avvio del sistema porta a porta cassonetti per i rifiuti indifferenziati sono rimossi dalle strade di tutta la zona. Anche in questo senso la collaborazione da parte dei cittadini è fondamentale. In alcuni Comuni si applica applicato il principio del “Chi inquina paga” per incentivare la raccolta differenziata. Cioè  la  tariffazione del servizio operata dal Comune è applicata in base alla “produzione” del rifiuto più inquinante  rappresentato da il secco non riciclabile. la tariffa da applicare viene calcolata dunque in base al numero di ritiri operati da ogni utenza: meno secco non riciclabile si produce meno si paga. Inoltre chi intendesse non dividere correttamente può incorrere in multe, i gestori della raccolta dei rifiuti, effettuano operazioni di controllo del sacco o contenitore del rifiuto per verificare che non vi siano presenti rifiuti. In caso di irregolarità da parte del cittadino, si possono applicare multe.
  3. La raccolta differenziata presso le eco-stazioni comunali. Ci sono aree attrezzate dove a giorni ed orari prestabiliti i cittadini, conferiscono le diverse tipologie di rifiuti, comprese quelle che la raccolta porta a porta non è in grado di trattare come lampadine, medicinali, olii esausti, ingombranti.

Come dividere i rifiuti nella raccolta differenziata

Ogni Comune ha le sue regole che comunica ai proprio cittadini in fase di avvio della raccolta differenziata. Ma ci sono una serie di regole generali che si possono così riassumere:
Come dividere la carta

Giornali, riviste, libri, quaderni, opuscoli, cartoni per latte, vino, succhi, panna, scatole per alimenti, per detersivi e scatole di scarpe
Nella sacchetto della carta non devono essere gettate carte plastificate o i fazzoletti sporchi (che si gettano nell’ organico se bianchi o nell’ indifferenziato se presentano stampe colorate).

 

Come dividere la plastica e il metallo

 plastica

Bicchieri piatti plastica monouso, bottiglie per acqua e bibite, flaconi detersivi e detergenti, vaschette, vasetti pellicole

 Metallo

Lattine per bevande, lattine, barattoli e tubetti per alimenti, tappi e capsule, vaschette in alluminio per alimenti

Nel sacco della plastica non si devono inserire giocattoli in plastica, componenti elettroniche in plastica o oggetti ingombranti.

Come dividere il vetro

Barattoli, bottiglie, vasetti per alimenti

Il vetro va conferito sfuso senza sacchetto e possibilmente senza nessuna etichetta nelle apposite campane (a meno che non sia previsto il ritiro porta a porta)

 Come dividere l’organico

Residui di cibo, scarti della preparazione dei cibi, fiori recisi, fondi di caffè, filtri the e tisane
Organico finisce nella compostiera: la raccolta dell’ organico si fa  in appositi contenitori biodegradabili (buste in carta, mater-bi o simili).

Come dividere il secco indifferenziato

Cannucce e palettine, carta oleata o plastificata, cocci di ceramica, posate di plastica
La raccolta del secco riguarda tutti quei materiali non riciclabili

Dove conferire le pile esauste

Le pile esauste vanno conferite negli appositi tubi trasparenti che si trovano presso negozi e punti vendita che commercializzano questo tipo di prodotti. Idem per accumulatori e batterie di auto.

 Dove conferire i farmaci scaduti
I farmaci scaduti devono essere portati i negli appositi contenitori che si trovano presso le farmacie.

 Dove conferire toner e cartucce
Toner, inchiostri e cartucce per stampanti devono essere portati nei contenitori che si trovano  all’interno dei negozi che commercializzano questi prodotti e nei centri stampa digitale.

 Dove conferire gli oli esausti
Gli oli esausti di origine alimentare devono essere raccolti in appositi contenitori e portati presso gli “eco-center” che si trovano  sul territorio.

 Come dividere i Rifiuti RAEE
I rifiuti elettronici devono essere conferiti ai vari impianti di riferimento per il trattamento dei RAEE.

No Comments

Post a Comment